Annuario barche a vela e catamarani – 2024

Catamarani e barche a vela presentate nei saloni autunnali e in produzione nel 2024 con prezzi, lunghezze, foto e caratteristiche tecniche

di Nico Caponetto

Imbarcazioni a vela

Pur rappresentando ormai – e lo diciamo con rammarico – una quota di mercato largamente minoritaria, il comparto della vela continua a mostrare una notevole vivacità di idee, di proposte e di innovazioni.

Due sono le grandi tendenze con cui si misurano i produttori. Il comfort e la facilità di conduzione, per migliorare e semplificare la vita a bordo, e la propulsione elettrica o ibrida per rendere la barca a vela campionessa assoluta di sostenibilità.

Le vele e il vento sono la parte sostanziale ma, per ora, sebbene la rotta verso la sostenibilità totale sia tracciata, un elemento termico a bordo non può mancare.

B-YACHTS B34

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B-Yachts B34

Il B34 è stato varato lo scorso anno ma è la prima volta che viene esposto ufficialmente. Alla base del suo progetto, l’idea di una barca di 10 metri, un natante, veloce in ogni condizione di vento. Leggerezza, tecnologia di costruzione avanzata, interni minimalisti e linee d’acqua eleganti e veloci hanno quindi dato vita a una barca ad alte prestazioni.

La costruzione è realizzata con le più moderne tecniche in laminato in infusione di resina epossidica, tessuti ibridi di carbonio e E-Glass per lo scafo. Tutte le strutture portanti sono in carbonio con fibre unidirezionali, ottenendo uno scafo rigido e leggero.

Per la crociera sono disponibili diverse opzioni, come i verricelli elettrici dedicati alle drizze, il fiocco autovirante, il tavolo rimovibile in pozzetto, lo sprayhood eccetera. Per la performance-cruise e la regata sono disponibili Code zero sul bompresso con avvolgifiocco e Gennaker con calza di protezione.

Enrico Malingri, direttore di Brenta Yachts, ci ha dichiarato “B34 non è semplicemente un daysailer, ma un superyacht in miniatura. È semplice da condurre anche da soli o in equipaggio ridotto ed è pensato per essere velocissimo.

Lo studio ergonomico del suo pozzetto consente la comoda seduta di sei persone, la regolazione della randa e del fiocco con sistemi automatizzati da winch elettrici. Il fiocco è gestito con una rotaia autovirante, la delfiniera integrata permette di issare Code 0 e gennaker.

Le linee d’acqua del B34 prendono spunto dalle imbarcazioni disegnate da Luca Brenta negli ultimi anni. L’albero in carbonio ad alto modulo con sartiame in tondino, l’attrezzatura di ultima generazione e piccoli dettagli di pregio completano il B34”.

BAVARIA C46

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Bavaria C46

Prima mondiale per il Bavaria C46 che, come tutti i modelli della linea C, è stato creato in collaborazione tra il team di sviluppo Bavaria e Cossutti Yacht Design. Le forme di carena e la V-Bow tipica di Bavaria gli conferiscono un comportamento a vela molto agile e allo stesso tempo estremamente stabile.

Che si tratti di una navigazione con un equipaggio ridotto o di una navigazione in solitario o anche di viaggi con equipaggio numeroso, il C46 offre tutte le opzioni necessarie: sei posizioni opzionali per i winch, un’ampia superficie velica per la bolina.

Con randa e fiocco autovirante, il C46 ha una superficie velica di 115 metri quadrati, mentre gennaker, Code0 o il nuovo Permanent Code0 assicurano un piano velico ottimizzato nelle più svariate condizioni di vento. Permanent Code0 perché questa vela di prua può rimanere permanentemente sul bompresso come una seconda vela di prua aggiuntiva e non deve essere smontata dopo una navigazione portante o anche dopo un’escursione giornaliera.

Tutte le drizze e le manovre vengono riportate ai due winch centrali al timone. Anche la scotta principale e la scotta del fiocco autovirante sono azionate dai winch centrali e sono quindi sempre sotto il controllo del timoniere.

Oltre al tradizionale albero avvolgibile con winch manuali, per la prima volta sono disponibili come optional un sistema di avvolgimento elettrico per la randa e winch elettrici per la regolazione delle vele di prua.

BÉNÉTEAU Oceanis 37.1

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Beneteau Oceanis 37.1

Progettato da Marc Lombard per le linee d’acqua e da Nauta Design per coperta e interni, il nuovo Oceanis 37.1 si colloca tra il 34.1 e il 40.1, andando a riempire una fascia di mercato molto richiesta anche in Italia.

La carena riprende il principio della forma a tulipano, una nervatura che permette di mantenere linee fluide nella parte immersa e fornisce maggiore potenza e stabilità, migliorando la rigidità dello scafo.

La versione standard prevede una randa da 37 metri quadri e fiocco autovirante da 23, entrambi gestibili comodamente dai due winch posti nel pozzetto, mentre gli amanti delle comodità possono optare per l’allestimento First Line che comprende randa e genoa avvolgibili elettricamente. Possibile optare pure per un motore elettrico da 12 kW con pod e batterie da 10 kW/h, oltre al classico propulsore Diesel fino a 40 HP.

Diversi i layout per gli interni: tre cabine e due bagni, ottimale per il charter; due cabine e un bagno o tre cabine e un bagno per un impiego più armatoriale.

“Abbiamo applicato una piccola astuzia – dichiara Massimo Gino, socio di Nauta Design e responsabile dei progetti per Bénéteau – applicando sul cielo delle cabine di poppa dei lucernari stondati e rialzati che servono contemporaneamente da illuminatori delle cabine e, in pozzetto, da piano inclinato di appoggio per chi si stende sulle panche”.

CANTIERE DEL PARDO Grand Soleil 65 LC

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Cantiere del Pardo Grand Soleil 65 LC

Festeggiando il suo 50° compleanno, Cantiere del Pardo ha presentato due nuovi modelli Grand Soleil progettati da Matteo Polli (linee d’acqua), Marco Lostuzzi (strutture), Nauta Design (design e layout della tuga e degli interni), sotto la direzione di Franco Corazza, project manager, e Gigi Servidati, presidente del cantiere.

Il Grand Soleil 65 LC, come suggerito dalla sigla che sta per Long Cruise, ha una vocazione più crocieristica rispetto alla versione Performance, pur essendo dotato di uno scafo ottimizzato per le alte prestazioni. Invariato il sistema di laminazione a infusione di resina vinilestere con fibra di vetro biassiale e tessuti di carbonio unidirezionali.

Cambia il dislocamento, che è di 27,5 tonnellate per la versione LC e di 26 tonnellate per la Performance, e differiscono leggermente i layout sottocoperta. Il salone, che comprende un’area relax e una zona pranzo, è in posizione rialzata rispetto alle cabine, in modo tale da dare volume alla sottostante sala macchine che, in questa sua posizione, non penalizza – come di solito accade – lo sviluppo delle due cabine di poppa.

La cucina a centro barca invece che a poppa, come nella versione Performance, forma un unico grande open-space connesso alla zona giorno. Sfruttando appieno il baglio massimo, questa disposizione regala una vista a 270 gradi verso l’ambiente circostante.

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Cantiere del Pardo Grand Soleil 72

I materiali e i sistemi costruttivi riducono l’impatto ambientale e migliorano il grado di riciclabilità: il teak proviene da filiera sostenibile, il vetro è laminato per ottenere un isolamento migliore, la laminazione utilizza lino e resine ecologiche, le vernici sono a base d’acqua.

Il Grand Soleil 72 segue le stesse logiche su una misura che, essendo nettamente superiore, vede modificati tutti i parametri. Lo scafo è dotato di una sola pala del timone lunga ben 3,20 metri per un miglior controllo in ogni condizione di vento e sbandamento, mentre il pescaggio standard è di 3,70 metri, che nella versione accorciata si riduce a 3,20.

Tutto cambia con l’opzionale deriva retrattile, che fa variare l’immersione da 2,70 a 4,40 metri. La versione Long Cruise si contraddistingue per la tuga dotata di una grande vetrata a 270 gradi, alzata ed allargata rispetto alla versione Performance, ciò che permette ai passeggeri di godere del panorama circostante sia da seduti sia in posizione eretta.

CNB 78

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CNB 78

CNB78 è arrivato appena 18 mesi dopo che il Groupe Bénéteau ha venduto CNB a Solaris: una fase di transizione che ha comportato lo spostamento della produzione da Monfalcone a una nuova struttura presso la sede Solaris di Aquileia.

Vincent Arnaud, il brand manager rimasto durante la transizione, ha spiegato che la loro sfida è stata quella di ottimizzare il design del cruiser blue water, mantenendo la cifra stilistica del cantiere, motivo per il quale, per creare la nuova gamma, è stato mantenuto lo stesso team di progettazione composto da Philippe Briand e Jean-Marc Piaton.

Il 78 ha una forma di scafo potente, con spigoli superiori e inferiori soprattutto a poppa, con più volume su tutta la barca. La caratteristica tuga, lunga e finestrata, è stata mantenuta per fornire una buona protezione all’ampio pozzetto che, organizzato con divano a C sul lato di sinistra e divano lineare a dritta, si inserisce in un piano di calpestio assolutamente libero.

Disposizione delle manovre, organizzazione della coperta e piano velico – con randa full batten di 160 mq, genoa avvolgibile, trinchetta, asimmetrico e Code Zero – sono stati studiati per navigare in piena sicurezza anche con un equipaggio ridotto.

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CNB 78

Gli interni hanno uno stile moderno, con meno legno in vista e più tessuti e parti laccate. Dal salone in avanti c’è tutto spazio per gli ospiti, con due cabine di dimensioni quasi uguali e una grande suite armatoriale.

Costruito con il processo rigoroso e gli standard di livello mondiale della CNB, questo 78 è stato configurato per i proprietari che cercavano uno yacht a vela d’altura lussuoso e potente per crociere anche molto prolungate. È lungo 24,85 metri per 6,10 di baglio massimo, ha una lunghezza al galleggiamento di 22,20 metri e dispone di un motore Volvo Penta da 175 HP.

DUFOUR 41

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Dufour 41

Il Dufour 41, pensato come sostituto del 39, ha le linee d’acqua firmate ancora una volta del Felci Yacht Design, mentre per gli interni la novità è rappresentata da Ardizio Design, a conferma che al celebre brand francese piacciono i nostri progettisti e che tiene in grande considerazione il nostro mercato.

Rimanendo saldamente ancorato alla filosofia di cruiser per famiglie e per il mercato del charter, questo sloop è una barca da venti medio-leggeri, disponibile nelle versioni Adventure, Ocean e Performance, a tre o quattro cabine, e con la possibilità di scegliere tra due allestimenti interni, Europa e Boston.

La versione a tre cabine comprende una spaziosa armatoriale con bagno privato a prua; la versione a quattro cabine, può accogliere addirittura fino a dieci ospiti: è l’unica barca a vela sul mercato che, in questo caso, propone due cabine prodiere degne di questo nome, insonorizzate e con letti da 145 centimetri di larghezza. Davvero ampio il pozzetto e tanti tientibene, ben collocati, per una maggiore sicurezza in navigazione.

ELAN Impression 43

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Elan Impression 43

Firmato da Rob Humphreys e Pininfarina, l’Impression 43 nasce sulla base dell’esperienza del noto E6, riportandovi alcune caratteristiche da imbarcazione di classe superiore, come la coperta con osteriggi a filo, i generosi volumi dello scafo e uno stile innovativo negli interni, articolati in tre cabine e due bagni.

Lungo fuori tutto 13,32 metri per 4,25 di baglio massimo, con un dislocamento di poco superiore alle 11 tonnellate, lo scafo è costruito con materiali di alta qualità e con una grande attenzione ai dettagli, come i rinforzi strutturali in carbonio e Kevlar che garantiscono resistenza, rigidità e leggerezza.

L’attrezzatura di coperta è stata organizzata per un utilizzo semplice e razionale: oltre alla trinchetta autovirante di serie, ideale in caso di equipaggio ridotto o di una famiglia con bambini, è possibile richiedere la randa avvolgibile.

Sono opzionali anche i winch per il genoa e il gennaker, così come il motore elettrico Oceanvolt Electric TBQ al posto dello  Yanmar di serie, scelto a sua volta tra le potenze 45, 57 e 80 HP.

HANSE 410

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Hanse 410

Con il nuovo 410, Hanse lancia il terzo modello della sua nuova serie che combina un design innovativo con i valori essenziali del cantiere: crociera veloce e navigazione facile.

Risultato della collaborazione dell’ufficio di progettazione interno con i designer Berret-Racoupeau, il nuovo sloop, con scafo a spigoli da prua a poppa, mostra linee d’acqua particolarmente scorrevoli e sicuramente orientate alla facilità di conduzione.

Inoltre, per la prima volta, offre l’opzione della propulsione elettrica con un’autonomia che, potendo arrivare a 55 miglia, è sicuramente molto interessante.

“Questa innovativa propulsione – ci ha dichiarato Hanjo Runde, Ceo di HanseYachts – rappresenta un passo importante per rendere la nostra gamma di prodotti ancora più sostenibile. Infrangere le regole, definire le tendenze: questo è ciò che vogliamo fare ad Hanse Yachts”.

ICE YACHT 70

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Ice Yachts 70 Gran Comfort

Sul performante scafo di Ice Yacht 70, merito dello studio Felci Yacht Design, questa nuova versione Gran Comfort è maggiormente orientata alla crociera offrendo un’abitabilità superiore rispetto alle precedenti, maggiormente votate alle alte prestazioni.

Facile da condurre anche con equipaggio ridotto e dotato di una spiccata stabilità di forma, lo yacht è armato a sloop con albero e delfiniera in carbonio. Il suo piano velico prevede una randa di 148 mq, un fiocco di 111 mq , una trinchetta di 66,5 mq, un Code 0 di 238,6 mq e un gennaker di 377,6 mq.

Particolarmente funzionali e ben disegnati sono il grande sprayhood e i due bimini a protezione del pozzetto e delle due timonerie, alle spalle delle quali sono state realizzate due comode panche orientate per chiglia. La propulsione meccanica è affidata a uno Yanmar da 230 HP.

JEANNEAU Yachts 55

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Jeanneau Yachts 55

Progettato dal collaudato team che, formato da Philippe Briand e Andrew Winch, firma tutta la gamma alta Jeanneau, lo Yachts 55 è la risposta alla crescente domanda di comfort e di qualità della vita a bordo da parte di quei velisti che, secondo le ricerche di Jeanneau, passano molti mesi a bordo, prevalentemente in coppia.

Anche per questo si tratta di una barca progettata interamente intorno all’armatore e concepita come un vero e proprio appartamento privato. La zona armatoriale, infatti, offre un layout unico che occupa i due terzi dell’imbarcazione a prua, con due porte scorrevoli che, una volta aperte, creano un ambiente open space con la dinette.

Tientibene e punti di presa messi al posto giusto rendono più sicura la vita a bordo durante la navigazione. Agli ospiti sono riservate due cabine a poppa, ciascuna con il suo bagno, con ingressi indipendenti dal pozzetto.

Quest’ultimo è stato definito Dual Cockpit per meglio definirne le aree: una parte destinata al relax, con due dinette a U e a L ai lati, entrambe trasformabili in aree prendisole, e una piattaforma, che si apre grazie all’ausilio di un martinetto idraulico, per un agevole accesso al mare.

Al centro si trova la doppia timoneria e un tavolo da carteggio – dunque esterno – con i vari strumenti di navigazione e di controllo. Tutta l’area è protetta da un ampio parabrezza avvolgente e da un hard top che, insieme, garantiscono una protezione totale dalle intemperie.

MEDITER YACHTS Velja 43

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Mediter Velja 43

Realizzato per Mediter Yachts dai cantieri Mostes di Varazze e disegnato dallo studio milanese di Matteo Costa, docente di yacht design al Politecnico di Milano, il Velja 43 è una delle barche a vela più originali degli ultimi anni.

Antonio Spadoni, fondatore del marchio con Luca Rossello, entrambi ingegneri informatici con la passione della vela, spiega così la sua idea di base: “La dinette interna è uno spazio utilizzato poco durante la vacanza in barca e non ci si sta quando fa caldo.

Quindi ho voluto utilizzare il suo spazio per realizzare una cabina di grande comodità. La cucina poi, nelle barche a vela è molto scomoda, piccola e caldissima. Chi ci lavora non vede l’ora di uscire all’aperto. Su Velja, quindi, l’abbiamo spostata in pozzetto, in posizione ideale per la convivialità e per godersi le serate e le cene sotto le stelle, liberando ulteriore spazio sottocoperta”.

Il Velja 43 dispone di un pozzetto di 4,5 metri di lunghezza con due panche centrali che, grazie al tavolo abbassabile, possono trasformarsi in un grande prendisole, godibile in navigazione con tempo leggero ma meglio ancora durante le soste in rada.

La timoneria è al centro barca, permettendo al timoniere di stare seduto su un piccolo divano davanti alla ruota e di controllare comodamente la navigazione come se si trattasse di un classico center console a motore. Il piano velico, di 71 metri quadrati, è concepito per la conduzione di una sola persona.

RM 1380

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RM 1380

RM 1380 estende verso l’alto la gamma dei fast cruiser, sempre connotati da colori vivaci, prodotti da più di 30 anni dal cantiere de La Rochelle.

Questa ammiraglia di 45 piedi, ispirata agli yacht da regata d’altura, include molte delle caratteristiche che hanno reso celebre il nome RM, tra cui la combinazione di scafi in compensato-epoxy e ponti in fibra di vetro a sandwich, mastre profonde del pozzetto e winch posizionati secondo criteri ergonomici.

Poi ci sono gli interni luminosi e, soprattutto, le diverse opzioni di deriva: singola, con pescaggio da 1,45 a 3,35 metri; doppia, per i mari con ampia escursione di marea, con pescaggio di 1,95.

La forma dello scafo, disegnata da Marc Lombard, presenta il suo caratteristico cavallino rovescio insieme a una tuga di considerevoli dimensioni che comunque si fonde bene con le linee generali. Il dislocamento leggero, inferiore alle 10 tonnellate per questo modello, combinato con le sezioni di poppa ampie, dovrebbe garantire grande divertimento sotto vela.

SAFFIER YACHTS SE 24 Lite

Saffier SE 24 Lite

Daysailer della gamma Elegance dell’olandese Saffier Yachts, il nuovo SE 24 Lite è un entry level praticamente a impatto ambientale zero, grazie alla propulsione elettrica e alle batterie costantemente caricate da pannelli solari per l’alimentazione di ogni utenza di bordo, motore compreso.

Sportivo ed elegante, è facilmente carrellabile e offre anche una piccola cabina, moderata in altezza, ma comunque dotata di due cuccette e comunque utile per riporre attrezzature ed effetti personali.

Laminato in infusione, con un dislocamento di 1200 kg, di cui 450 di zavorra, ha una superficie velica di base di 33 mq e la possibilità di portare un gennaker da 48 mq, in grado di soddisfare anche i velisti più esigenti. L’ampio pozzetto è dotato di grandi cuscini che permettono di godere della barca anche all’ancora.

X-YACHT X4.9

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X-Yachts X4.9 MK2

Dopo gli oltre 50 modelli venduti a partire dal 2018, il cantiere danese X-Yachts ha deciso di rinnovare l’X4.9 ridisegnandone poppa, pozzetto, S-Bow e aggiungendovi la sigla MK2. “Questa nuova versione è la naturale evoluzione del primo modello – dichiara Thomas Mielec, direttore di X-Yachts Design & Engineering.

Da un punto di vista stilistico riprende il design di X5.6 e X4.3 MK2, tuttavia abbiamo voluto lavorare specialmente nello styling: nuovo look con scafo modificato, nuovo timone, peso complessivo inferiore, interni più lussuosi e prestazioni migliorate”.

Il nuovo disegno consente una migliore posizione del timoniere, sia in piedi sia da seduto, grazie al ridimensionamento dei paramare e ai puntapiedi più ampi. La nuova collocazione dei winch garantisce una più semplice gestione delle manovre e un miglior comfort, grazie anche all’allungamento delle panche del pozzetto.

La S-Bow, caratteristica di tutti i modelli Pure X e introdotta per la prima volta sull’X5.6, integra un bompresso più lungo per meglio gestire il gennaker e i Code.

Sono stati ridisegnati anche l’apertura del pozzetto verso poppa, per avere uno stile più sportivo, la pala del timone, che garantisce una migliore efficienza, e gli oblò, ora più grandi del 50% per una maggiore illuminazione naturale. Una riduzione complessiva del dislocamento e un piano velico più potente, hanno consentito di aumentare le velocità a tutte le andature.

Catamarani a vela

I multiscafi sono le star di queste ultime stagioni nautiche. Il loro successo, in particolare nelle flotte charter, è stato esplosivo e i numeri stanno a confermare una curva di crescita in salita. E l’appetito di spazio viene utilizzandolo, parafrasando il noto detto.

Così assistiamo a nuove proposte di catamarani sempre più grandi, spaziosi, molto ben arredati, con layout elastici in grado di assecondare e soddisfare molteplici esigenze d’uso, dall’armatoriale puro, addirittura con un solo “appartamento” in ogni scafo, alle versioni charter per dodici passeggeri.

La misura media si è estesa e dai 38/40 piedi siamo saliti ai 45/50, con unità paragonabili ormai a grandi yacht a vela, per spazi e comfort. I produttori storici poi stanno superando ulteriormente queste soglie, spingendosi verso i 60 piedi e oltre, dove con il catamarano si avvicina alla concezione spaziale e abitativa del superyacht. C’è solo da osservare che i prezzi vanno inesorabilmente di conseguenza.

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BALI Catsmart

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Catana Bali Catsmart

Il nuovo Catsmart, 38 piedi di Bali Catamarans, è il modello più piccolo della gamma, capace di stabilire nuovi standard di riferimento in termini di design, tecnologia, sicurezza e comfort.

Una barca che, adatta a piacevoli navigazioni ma anche a una rilassante vita di bordo all’ancora, raccoglie tutte le innovazioni firmate Catana Group: il pozzetto di prua rigido con zona lounge e prendisole, la piattaforma di collegamento con ampia panca e gavoni, la confortevole doppia postazione di comando, il ponte rigido della cabina di pilotaggio di prua, la “porta Bali” basculante che, insieme alle finestre laterali scorrevoli, crea una zona cucina/soggiorno/pozzetto open space introvabili su altri catamarani di questa taglia.

COMAR C-Cat 48

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Comar C-Cat 48

Non è una barca nuova, tuttavia Comar ha introdotto numerose innovazioni sul suo C-Cat 48, che si presenta oggi alquanto diverso dalle unità precedenti per l’inserimento di diverse strutture realizzate in fibra di carbonio, come la traversa di prua, i daggerboard (le derive laterali), la coperta, i bimini, le gruette e l’albero.

Queste innovazioni rendono la barca più leggera e migliorano le prestazioni e la conduzione anche da parte di un equipaggio ridotto, grazie anche al rinvio in pozzetto di tutte le manovre. Resta invariato il layout, con cabina armatoriale nello scafo di dritta e due cabine ospiti matrimoniali in quello di sinistra, il cui bagno a loro dedicato è stato comunque ingrandito per offrire un migliore comfort.

FOUNTAINE PAJOT Thira 80

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Fountaine Pajot Thira 80

Il Thira 80 è un vero superyacht con spazi nuovi e unici. Si tratta di un catamarano modulare, capace di adattarsi a desideri e gusti dell’armatore, pur mantenendo il Dna Fountaine Pajot.

L’ampio pozzetto di prua è dotato di un bar e di un vasto prendisole sotto cui si trova una vasca idromassaggio. Su entrambi i lati di questa zona relax ci sono due ampi gavoni dove riporre facilmente paddleboard, windsurf o l’attrezzatura subacquea.

Il flybridge assume il ruolo di un ponte aggiuntivo e il Thira 80 sfrutta appieno questa possibilità. Sotto un hard-top, due postazioni di timoneria completamente attrezzate occupano la parte anteriore del ponte.

Questa zona è completamente dedicata alle manovre a vela. Tra i due scafi, una grande piattaforma da bagno idraulica può essere sollevata o abbassata trasformando l’intera area di poppa in un ampio beach club.

“Questa barca è stata concepita come un superyacht, con una qualità di alto livello e una selezione molto accurata dei materiali. I profondi divani a dritta e i posti a sedere indipendenti a sinistra con tavoli da cocktail godono entrambi di una fantastica vista sul mare attraverso le finestre avvolgenti.

Naturalmente la barca è concepita con un equipaggio professionale a bordo: skipper più due, ciascuno con il proprio spazio dedicato a poppa e un accesso separato al salone per incrociare il meno possibile i percorsi degli ospiti.

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Fountaine Pajot Thira 80

L’armatore dispone di una vera e propria suite che comprende una scrivania e un divano, oltre a servizi igienici separati, doccia e anche una vasca da bagno.

Berret-Racoupeau Yachts Design ha integrato un innovativo modo di ombreggiare il flybridge e i ponti laterali sottostanti. I pannelli solari semitrasparenti, proiettano una luce diffusa, fornendo allo stesso tempo energia sufficiente per alimentare il carico dell’hotel della barca. “Essendo semitraslucidi, i pannelli solari forniscono una penombra, come sedersi sotto un albero – dichiara Olivier Racoupeau. Crediamo che sia la prima volta che vengono utilizzati su uno yacht a vela”.

GUNBOAT 72

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Gunboat 72

La collaborazione progettuale e ingegneristica di Gunboat, VPLP Design, Christophe Chedal Anglay, Patrick le Quément e Isabelle Racoupeau-Ramirez ha dato una fondamentale impronta al Gunboat 72V.

Caratterizzato da un flybridge aerodinamico che, costruito utilizzando la più recente tecnologia mirata alla leggerezza, è organizzato in modo tale da consentire all’equipaggio di mettere a segno l’attrezzatura velica senza doversi spostare più di tanto, questo catamarano risulta assai facile da governare.  Il salone è ampio e luminoso, connesso tramite la grande porta scorrevole al pozzetto di poppa e, come per l’interno dei due scafi, gli spazi possono essere profondamente personalizzati creando ambienti specifici come un ufficio o una palestra.

NEEL 52

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Neel 52

La costruzione del Neel 52 rispecchia quella di altri trimaranti della gamma prodotta dal cantiere francese, utilizzando sandwich composito infuso sottovuoto con rinforzi in fibra triassiale. Le varie configurazioni a 4, 5 o 6 cabine doppie, anche con 1 o 2 cuccette per l’equipaggio, lo rendono adatto sia all’uso armatoriale sia alle compagnie di charter.

Il piano velico è composto da una randa, con 3 mani di terzaroli, e una trinchetta avvolgibile. Due le opzioni di rigging: sartiame convenzionale con albero e boma in alluminio e manovre fisse in acciaio inox; sartiame ad alte prestazioni con albero in carbonio, boma in alluminio e il sartiame è in tessuto. Il tetto-tuga si raggiunge tramite gradini laterali che salgono dal pozzetto e dal lato del timone, rendendo facilmente accessibili l’albero, il boma e l’area prendisole.

Sul piano dell’abitabilità, anche questo nuovo modello dispone del rinomato Cockloon, ampio spazio interno/esterno reso possibile grazie all’ampia apertura tra il salone e il pozzetto. Quest’ultimo, denominato Full Beam Cockpit, presenta molteplici configurazioni di posti a sedere che possono essere riorganizzati a piacimento.

OUTREMER 52

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Outremer 52

Il progetto dell’Outremer 52, prodotto dallo studio VPLP, Christophe Chedal Anglay, Patrick le Quément e Isabelle Racoupeau-Ramirez, è stato mirato a garantire, tra l’altro, la migliore comunicazione visiva tra gli spazi abitativi interni ed esterni al fine di consentire il pieno monitoraggio della navigazione praticamente da ogni posizione.

Per esempio, consumando un pasto comodamente seduti al bar del pozzetto si riesce ad avere senza alcuno sforzo un’ottima visuale in avanti. Configurato in modo sostanzialmente classico, con la tipica spartizione degli spazi tra i due scafi, che vede prevalere la cabina armatoriale rispetto alle due ospiti, il 52 dispone tuttavia di uno spazio modulare denominato My Free Space che, situato nella cabina di prua di sinistra, può essere organizzato in cinque modi diversi: una cabina doppia; un ufficio trasformabile con letti a castello; una cabina modulare, con scrivania trasformabile in bancone officina, panca pieghevole e tanto spazio di stivaggio; uno spogliatoio; una cabina per bambini.

WINDELO 50

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Windelo 50

Nuova versione per il catamarano che nel 2022, a Cannes, era stato nominato European Yacht of the Year e oggetto di una menzione speciale per la sostenibilità. Parliamo del New Windelo 50 che, grazie al lavoro combinato degli architetti Christophe Barreau e Frédéric Neuman con l’ufficio di progettazione del cantiere francese, nonché di un suo sostanziale investimento, è oggi ancor più eco-friendly.

Costruito in composito di fibra di basalto e schiuma Pet (proveniente dal riciclo delle bottiglie di plastica), il nuovo 50 trae energia da un complesso sistema formato da idrogeneratore, turbina eolica e pannelli solari da 5,68 kW, ciò che in condizioni ideali gli consente di percorrere oltre 1.100 miglia spinto a 6 nodi dal suo motore elettrico; alla stessa velocità, traendo energia dal solo banco batterie standard da 1120 Ah, può navigare per 3 ore e 45 minuti, percorrendo 22,7 miglia. Al di là di questo contenuto altamente tecnologico, resta l’ottimo design di un catamarano estremamente interessante per l’originale articolazione degli spazi.