Annuario motori marini – 2021

Tutte le novità dei motori marini entrobordo, fuoribordo ed elettrici presentate nei saloni autunnali con produzione 2021

MOTORI FUORIBORDO


Dopo aver raggiunto potenze importanti, il mondo dei fuoribordo ha concentrato la propria attenzione e le proprie novità nella fascia media, senza mai trascurare quella gamma al confine del sottopatente che resta fra le più gettonate. Sale l’attenzione all’ambiente, sia nel contenimento dei gas inquinanti sia nell’adozione di accessori che contribuiscano, in un caso specifico, all’eliminazione delle microplastiche. Di conseguenza cresce anche l’attenzione all’elettrico, dove, ai fuoribordo di prua divenuti un must per i pescatori più evoluti e in alcuni casi gestiti dai grandi brand dell’elettronica, si affiancano anche quelli installabili a poppa, adatti a spingere un tender o, nelle potenze maggiori, imbarcazioni più importanti.
Stefano Navarrini


Suzuki

Suzuki SuzukiIn tempo di anniversari (al salone ne sono stati celebrati molti) il centenario della Suzuki è stato quello che ha fatto più colpo in quanto celebrato con una special edition di alto livello dedicata al modello top di gamma. Del 350 HP è stata infatti realizzata una serie numerata di soli 100 esemplari con una particolare livrea, destinata a diventare oggetto da collezione. Le novità più commerciali riguardano i nuovi DF140BG (15.100 Euro IVA inclusa) e il DF115BG (13.900 Euro IVA inclusa), due motori dotati di tecnologia drive-by-wire, che come noto elimina le connessioni meccaniche fra telecomandi e motore migliorando sia il controllo sia le prestazioni. Molte in ogni caso le innovazioni tecniche inserite in questi due motori. Sempre sensibile al rispetto ambientale la Suzuki ha anche annunciato una novità non prettamente tecnica ma di certo apprezzabile, che verrà applicata su tutti i fuoribordo a partire dal prossimo anno: un particolare filtro che, posto sul circuito dell’acqua di raffreddamento, permetterà di raccogliere le microplastiche, purtroppo presenti in tutti i mari del mondo, per poterle poi eliminare correttamente a terra.

 

 


Yamaha

YamahaYamahaVestita di una nuova ed elegante calandra, la serie V Max SHO, presentata da Yamaha, si articola in 4 modelli che condividono la struttura a 4 cilindri/16 valvole su potenze di 90 e 115 HP che, a loro volta, condividono il medesimo blocco motore da 1,8 litri, mentre nei modelli da 150 e 175 HP il blocco motore utilizzato è quello da 2,8 litri. I nuovi motori sono caratterizzati da maggior compattezza e peso ridotto grazie all’utilizzo di materiali compositi, risultano particolarmente silenziosi e sono forniti di un alternatore da 50 A/h che risulta utile per fornire energia alla strumentazione elettronica. Interessante e dedicata ai pescatori la possibilità di regolare il regime minimo con incrementi di +/- 50 giri (nella gamma 550-1000 g/m per il 90 e il 115, e di 650-900 g/m per il 150 e il 175). I prezzi base dei rispettivi modelli sono di 12.639 Euro per il 90 HP, 14.449 Euro per il 115, per poi salire a 16.199 per il 150 e a 19.329 per il 175. Ben presentata nello stand Yamaha anche la serie dei piccoli motori elettrici da montare a poppa, ideali per i piccoli tender.

 

 


Mercury

 

Mercury 360 APX

 

Decisamente di nicchia, in quanto riservato all’agonismo, il nuovo 360 APX Racing elaborato per il campionato mondiale di Formula 1 UIM F1H20 del prossimo anno. Si tratta di un motore V8 4 tempi in grado di raggiungere i 9600 g/m, primo modello della nuova serie Apex di fuoribordo Mercury Racing, concepito per le competizioni in circuito e, da lla scorsa estate, già a disposizione delle squadre qualificate. Anche se non un vero e proprio motore, interessante il nuovo kit parastrappi FloTorq SSR, nato per migliorare il comfort di navigazione e la durata delle eliche, peraltro riducendo al minimo il rumore dell’innesto delle marce. Targata Mercury è anche la serie dei MotorGuide, motori elettrici da prua molto utilizzati dai pescatori, dove l’Xi5 – pur non essendo una novità assoluta – ha attirato l’interesse con la sua versione con gambo da 72” (3.099 Euro IVA inclusa).

 

 


MOTORI MARINI ELETTRICI


Epropulsion Navy 6.0

 

Nell’ambito dei motori elettrici, gli Epropulsion distribuiti dalla Commerciale Selva lavorano sullo specchio di poppa e sono disponibili in varie potenze. Ideali per i piccoli tender, facilmente trasportabili e ben accessoriati, sono alimentati da una batteria a parte e, come nel caso del Navy 6.0 che ha una potenza equivalente a 9,9 HP, possono spingere un pram di 15’ a 14 nodi con un’autonomia di 90 minuti. Autonomia che ovviamente, riducendo la velocità, sale proporzionalmente. I prezzi IVA inclusa variano dai 799 Euro del piccolo Vaquita ai 2.749 del Navy 6.0, che però non include la batteria.

 


MOTORI ENTROBORDO


di Davide Serafini

General Motors – Poseidon Sea Storm

 

Poseidon3

 

Proposto dalla Automac, il Poseidon Sea Storm è un Diesel ad alte prestazioni, derivato dal 6,6 litri turbo di General Motors che viene installato sul famoso pick-up americano Silverado. Con un peso di appena 540 Kg è in grado di sviluppare ben 660 HP, superando abbondantemente l’ideale proporzione 1HP/1Kg. Nella configurazione “marinizzata” la centralina è stata completamente ridisegnata da General Motors e programmata per avere le massime prestazioni in termini di consumi, affidabilità e potenza. L’unità è molto compatta e, pertanto, in caso di refitting, si presta facilmente a sostituire motorizzazioni a benzina preesistenti. Cilindrata 6,6 litri; compressione:16:1; 4valvole per cilindro; iniezione DI Common Rail; potenza 660 HP a 3.450 giri; peso a secco 540 Kg.


FNM 42HPE

 

FNM_42hpep

Novità in casa FNM, con il motore della serie 42HPE turbocompresso abbinato al BHS Blue Hybrid System, che è il kit ibrido sviluppato dalla stessa azienda. Quindi un’unità in grado di funzionare sia in modalità endotermica, con il carburante Diesel, sia in modalità elettrica con il pacco batterie a corredo da 96 Volt. Identificato dalla sigla 42HPEP, il gruppo è stato esposto in fiera sia presso lo stand di FNM sia, installato, in una motovedetta della Guardia di Finanza. Il suo uso è abbastanza semplice, in quanto, prima di qualsiasi manovra basta decidere la modalità di funzionamento, tra Diesel ed elettrica e, a quel punto, il motore è già pronto. Le potenze in gioco sono ovviamente diverse: il motore endotermico sviluppa una potenza 350 HP (257 kW) a 3.800 giri, mentre l’elettrico sviluppa 30 Kw (40 HP) a 3.300 giri.

Va detto che, essendo l’asse del motore endotermico lo stesso del motore elettrico, in realtà quest’ultimo non raggiunge mai la massima velocità d’esercizio e perciò la potenza massima utilizzabile è di fatto inferiore rispetto quella nominale. Resta il fatto che la coppia è praticamente massima e costante già ai bassi regimi, quindi in pratica questo abbinamento funziona benissimo per l’utilizzo per il quale è stato progettato, cioè spostare la barca in dislocamento a bassa velocità e ad emissioni e consumi pari a zero. L’autonomia media con il pacco batterie in dotazione è di circa 1,5 ore; dopo aver esaurito la carica si può mettere in moto l’unità Diesel che ricarica le batterie più o meno nello stesso arco di tempo. Questi i dati principali del motore endotermico: 6 cilindri in linea; cilindrata 4.164 cc; peso 460 Kg; iniezione Common Rail; potenza 350 HP a 3.800 giri. Per quanto riguarda invece il motore elettrico: tipo: 8 poli sincrono (senza spazzole); potenza/giri 30 kW / 3.300 rpm; alimentazione 96 VDC; peso complessivo 590 Kg.


Raywin 4D 24T

 

ray_win

Presentato nello stand Bimotor, distributore ufficiale per l’Italia, il Raywin 4D 24T è un motore Turbodiesel da 65 HP che, prodotto in Cina, fa parte di una linea composta anche dai modelli da 50 e da 25 HP. Potenza a parte, la sua caratteristica principale – per ora solo annunciata verbalmente – sarà quella del prezzo, assai conveniente ma ancora da definire. Il listino è previsto per il prossimo mese di gennaio. Cilindrata 2.450 cc; 4 cilindri in linea; potenza 65 HP a 2.700 giri.