Annuario Motori Marini – 2022

Tutte le novità dei motori marini fuoribordo ed elettrici presentate nei saloni autunnali con produzione 2022.

di Davide Serafini

Il mercato dei fuoribordo è in continua ascesa e i concessionari hanno un solo problema: la mancanza di motori dovuta alla pandemia con la relativa diminuzione di produzione e dunque l’impossibilità di soddisfare la domanda, che negli ultimi mesi è stata molto alta. I principali marchi (Mercury, Yamaha, Honda, Suzuki) hanno comunque messo in mostra la loro produzione di motori di ultima generazione, tutti alla ricerca di soluzioni per ridurre i consumi e le emissioni nocive. Quindi diventa fondamentale il rispetto dell’ambiente, oltre che il risparmio in termini di costo carburante. C’è anche la tendenza a creare propulsori ancora più potenti, in grado di motorizzare le imbarcazioni più grandi, fino ad ora progettate per soli motori entrobordo.
Nel mondo degli entrobordo ci sono poche novità e riguardano tutte il mondo dell’elettrico.

 


Yamaha Harmo

Yamaha Harmo
Yamaha Harmo

Yamaha ha presentato al salone un nuovissimo motore elettrico, chiamato Harmo. È un fuoribordo che, alimentato con un voltaggio di 48 Volt, sviluppa una potenza massima di 3,7 kW, equivalente a 9,9 HP nei motori a combustione. Harmo si presenta come design e tecnologia applicata in un modo molto diverso, anche rispetto agli altri fuoribordo elettrici presenti sul mercato. Innanzitutto per il motore elettrico, che non è collocato al centro rispetto l’elica, ma si sviluppa tutt’intorno. In questo modo si utilizzano le caratteristiche dei motori elettrici in un modo diverso, generando una coppia molto elevata anche con pochissima energia. Il motore è tra l’altro brushless, cioè non ha i classici contatti struscianti su un rotore, ma funziona con dei magneti permanenti e delle correnti indotte generate dal suo driver contenuto nella calandra del motore. Questo si traduce in una maggior efficienza e quindi consumi minori e maggiore autonomia rispetto ai classici motori elettrici con spazzole. 

Harmo può essere utilizzato per spingere imbarcazioni più grandi rispetto a motori elettrici di pari potenza, garantendo la riduzione di vibrazioni e rumore, dando un’esperienza di guida più confortevole. Questa tecnologia che per la prima volta viene applicata su un motore marino fuoribordo, Yamaha l’ha chiamata RIM-drive. 

Il controllo dello sterzo, oltre che con un timone elettronico (senza cavo meccanico), può essere affidato al joystick del sistema Helm Master EX, disponibile come optional dallo scorso anno nella gamma fuoribordo “V6” Premium (225, 250 e 300) e “V8” (375 e 425 XTO). Questo sistema offre un controllo intuitivo e semplificato delle manovre, con la manetta e lo sterzo integrati nel joystick.

L’installazione di Harmo è uguale a quella dei motori fuoribordo tradizionali con, di serie, anche il tilt elettrico. Quindi Yamaha propone un nuovo modello elettrico, ma non pensa a “una rivoluzione globale”. Ci tiene a precisare che continua l’impegno a cercare nuove tecnologie per rendere sempre più efficienti i motori a combustione, e rendere la mobilità più “intelligente” con sistemi come l’Helm Master EX.

A Genova il modello esposto era installato su Respiro, opera del cantiere veneziano Venmar, progetto dello studio Cossutti Yacht Design. Si tratta di un’imbarcazione di 6,93 mt fuori tutto, costruita in carbonio mogano e finiture in lino. Appena 210 kg a vuoto, 706 con le batterie incluse.

Prezzo al pubblico della versione standard compreso il motore Harmo, batterie standard AGM, 73.500 Euro Iva inclusa.


Mercury Verado V12

Mercury Verado V12
Mercury Verado V12 600 hp

La Mercury ha presentato il suo nuovissimo Verado V12 7,6 litri da 600 HP, portandola in testa alla corsa alle maxi potenze. Le caratteristiche uniche che contraddistinguono questo modello sono la trasmissione automatica due rapporti e il piede sterzante che assieme alla forma affusolata della calandra fa mantenere l’ingombro a poppa molto limitato. Appena 572 Kg il peso complessivo, con vibrazioni e rumorosità molto contenute, definite “paragonabili a quelli del Verado V8 da 300 HP”. Nei test di Mercury Marine anche i consumi vengono dichiarati molto contenuti, persino migliori rispetto ai suoi lontani concorrenti. 

Un motore destinato a barche che devono essere progettate per poter installare questo tipo di propulsore, sia per i pesi sia per le potenze, fino alla configurazione massima (per ora) di quattro unità, per un totale di 2.400 HP. Non è adatto alla sostituzione di motorizzazioni doppie da 300 HP, ci specificano allo stand. 

I progettisti della Mercury sono riusciti a creare un motore molto compatto rispetto alla potenza massima, ma comunque non è da considerare un motore da competizione, tanto è vero che  difficilmente lo vedremo installato su barche molto leggere, dove appunto è preferibile adottare i modelli “Rancing”.

Maggiore velocità ma anche maggior comfort, perché la potenza viene erogata in maniera molto fluida, ed è possibile accedere a tutta l’integrazione con i vari sistemi elettronici di Mercury Marine che agevolano la guida e rendono facile la gestione e le manovre in porto. Il motore sarà disponibile sul mercato italiano a partire dalla prossima estate.


Suzuki

suzuki
Suzuki

Suzuki Marine non propone nuovi modelli di motori in catalogo, ma rinnova il rigging, con un nuovo Keyless Start System e il Suzuki Precision Control “SPC”, che sono stati aggiornati rispetto alle versioni precedenti. Il nuovo sistema key less risulta migliorato rispetto il precedente, e non occorre più installare a console il piccolo quadro con i pulsanti start-stop. Per mezzo di una chiave elettronica si può avviare il motore (o più motori) con la semplice pressione di un pulsante sul telecomando, da una distanza massima di un metro dalla plancia e, grazie al sistema di emergenza,  si può mettere in moto anche senza chiave immettendo un codice e la relativa password. Il Precision Control è il sistema di manette elettroniche che sostituisce i collegamenti meccanici a cavo con quelli elettronici ed è disponibile per i modelli Suzuki dotati di tecnologia drive by wire (dal DF115BG al DF350A). In questa nuova versione è migliorato il software ed è cambiato anche il design. La gestione fino a sei motori (rispetto ai precedenti quattro) e la possibilità di regolare gas e cambio su più propulsori agendo su una sola leva in “1 lever mode” facilita ovviamente le installazioni multiple, come da tendenza del mercato. Il nuovo SPC porta in dote anche il primo sistema di assetto automatico di Suzuki, che durante la navigazione regola il trim del motore fuoribordo, ovvero la sua inclinazione rispetto allo specchio di poppa, in base alle condizioni di navigazione e alla velocità rilevata dal GPS integrato.

Il nuovo software per i multifunzione MFG (che visualizzano le informazioni indispensabili per il controllo dei motori e della barca in navigazione) ha delle nuove funzionalità, tra le quali l’interfaccia con le manette elettroniche e il Syncro EYE, sistema integrato che consente, grazie all’utilizzo di un’unica rete digitale, di connettere fra loro i vari dispositivi con un’unico cavo dati in modo che possano operare in perfetta sincronia.

Un’altra novità riguarda l’ambiente, perché è stato annunciato che il Micro-Plastic Collector, il sistema di filtraggio delle microplastiche presenti in mare già montato su alcuni prototipi, diventerà un’installazione di serie su alcuni motori. Ricordiamo che questo ingegnoso e sostanzialmente semplice dispositivo – che ha ricevuto meritatamente il Design Innovation Award – è stato presentato in anteprima circa un anno fa, dando il via a una serie di sperimentazioni che in Italia si sono svolte, con successo, nella laguna veneta.  Lo ha anticipato il direttore della divisione Suzuki Marine e Moto Paolo Ilariuzzi, rivelando che nei piani della casa giapponese ci sono anche motori più potenti degli attuali top di gamma da 350 HP, ma con l’obiettivo primario di ottimizzare l’efficienza e contenere consumi ed emissioni.


Honda

Honda
Honda BF150

Honda ha presentato in anteprima mondiale i nuovi modelli BF115, BF135 e BF150, ovvero la categoria delle medie potenze. Sono caratterizzati da una tecnologia più avanzata, con l’elettronica completamente rivista, mentre il blocco motore rimane confermato nella sostanza. Anche il design è stato rinnovato, con una calandra caratterizzata da linee aereodinamiche. La casa garantisce migliori i valori di coppia massima, maggiore la potenza e ridotti i consumi. Un’altra caratteristica sicuramente molto apprezzata di questi nuovi modelli è costituita dall’installazione e la manutenzione notevolmente semplificate rispetto al passato. I colori disponibili sono il Silver, Total White e il nuovo Sporty White, livrea che richiama molto lo stile racing. 


Torqeedo

Torqeedo
Torquedo Deep Blue 50 SD

Torqeedo ha esposto il nuovo Deep Blue 50 SD da 50 kW (peak 55 kW), potenza equivalente a 80 HP, avente un peso di 162 kg compresa l’elettronica e un piede che lo rende adatto alla propulsione delle barche a vela. Continua quindi l’evoluzione dei modelli Deep Blue, rendendoli adatti a diversi tipi di installazioni, su barche sia dislocanti sia plananti. La collaborazione con BMW per la fornitura delle batterie al litio (le stesse montate sulle automobili) lo rendono un prodotto evoluto ed estremamente affidabile, anche nelle più severe condizioni di utilizzo. Particolare cura è stata data ai sistemi di sicurezza, che isolano completamente la batteria in caso di problemi o più semplicemente quando il motore è spento. 


E’dyn 1018 e 1120

E’dyn 1120
E’dyn 1120

E’dyn è l’acronimo di Electric Dynamic Nautics e crea innovative soluzioni di propulsione elettrica nel settore della nautica. Questo marchio sloveno, fondato dalla società Podkrižnik d.o.o., da oltre trent’anni produce motori per la propulsione elettrica e ha esposto per la prima volta i suoi prodotti.

E’dyn 1018
E’dyn 1018

Abbiamo così potuto osservare da vicino l’e’dyn 1120, fuoribordo da 11 kW a 2400 giri al minuto, con alimentazione a 48 Volt; l’e’dyn 2035, fuoribordo da 20 kW a 2400 giri al minuto e alimentazione a 96 Volt; l’e’dyn 1018 entrobordo, da 10 kW, 1000 giri al minuto e alimentazione a 48 Volt.

 


Vetus E-Line 100

Vetus E-Line 100
Vetus E-Line 100

Vetus ha esposto la sua linea di motori elettrici denominata E-LINE, caratterizzata da un sistema di “frenatura attiva” che permette di passare dalla marcia avanti alla marcia indietro direttamente, cioè senza alcun obbligo di osservare una fase di rallentamento del motore.  Com’è facile intuire, è una funzione che risulta estremamente importante in situazioni di emergenza, in quanto permette di  fermare la barca nel minor spazio possibile senza per questo avere buone probabilità di provocare danni alla trasmissione.

Il primo propulsore presentato è l’EPOD100, che combina il motore, le sospensioni, il raffreddamento, il cambio, la frizione, l’albero dell’elica e l’elica: il tutto integrato in un unico sistema completo che, completamente esterno all’imbarcazione, rende superfluo il vano motore (o meglio, ne consente uno sfruttamento diverso, per esempio come vano di carico) e non prevedere il passaggio dell’albero attraverso la carena dell’imbarcazione. Un’altra caratteristica è che con l’E-POD non ci sono parti rotanti o vibranti all’interno della barca, non ci sono alberi o cuscinetti dell’albero: l’elica, immersa nell’acqua al di fuori della sagoma dello scafo, è messa in rotazione  direttamente dal motore, in quanto, come nel caso di Harmo di Yamaha, è solidale con il rotore a induzione brushless a magneti permanenti ad alta efficienza energetica. Per ridurre ulteriormente i rumori di propulsione, già molto contenuti, le pale presentano uno speciale profilo  anticavitazione che, allo stesso tempo, garantrisce la massima efficienza propulsiva.

La versione entrobordo dell’EPOD100 è l’E-LINE 100, presentato nella versione più potente tra le tre disponibili: 050, 075 e 100. Ha una potenza di picco di 11,2 kW ed è dotato di Active Electronic Breaking. È adatto a imbarcazioni fino gli 11 metri o 7 tonnellate, ha un regime massimo di 1600 giri/min in modalità potenza e possiede una coppia massima di 45 Nm.