Annuario cabinati a motore immatricolati – 2021

Tutte le barche a motore immatricolate presentate nei saloni nautici autunno 2020 – produzione 2021

Strapazzato dal maltempo ma illuminato dalla voglia di barca che ha lo ha trascinato a un impensabile successo, il salone di Genova ha evidenziato, o in alcuni caso confermato, anche le tendenze più in voga del momento. Se il panorama resta naturalmente variegato e le tendenze stilistiche non sono mai un vangelo, difficile negare la costante affermazione di quei walkaround, molto open e un po’ spigolosi, che hanno portato un nuovo modo di vivere il mare. Del resto se ormai le impavesate sono sempre più abbattibili per ampliare la superficie del pozzetto, i dritti di prua ormai sono veramente dritti se non addirittura rovesci, con tanti saluti agli slanci prodieri che per quanto belli sono diventati una rarità. Anche il prendisole di poppa, costantemente centrale e con accesso doppio alla plancetta, è diventato un must, e la stessa plancetta si è allargata fino a diventare in molti casi – e non solo di nome – una “spiaggetta”. A tutto ciò fa eco la ricerca spasmodica della luminosità e del contatto visivo con il mare, una tendenza che si concretizza in finestrature sempre più esuberanti, sia nello scafo sia nelle sovrastrutture, e c’è da aspettarsi che con questo andazzo prima o poi si arriverà alla barca…trasparente, con buona pace della privacy.
Altra tendenza ben evidente è quella della disponibilità sempre più spinta, da parte dei cantieri, alla personalizzazione non solo degli arredi ma spesso anche del lay-out, così come colpisce la magia con cui barche la cui lunghezza fuori tutto va ben oltre quella della presunta categoria, sulla base della lunghezza di omologazione rientrano invece nella categoria inferiore, il che è indubbiamente un bell’incentivo. Non è mancato qualche raro ma apprezzato tocco vintage, magari accoppiato al più tradizionale dei materiali di costruzione, il legno, mentre se nelle motorizzazioni oltre una certa potenza gli IPS hanno poche alternative, al di sotto di essa il fuoribordo vince a mani basse contro la linea d’asse. Quasi scomparsi i gruppi poppieri.
Stefano Navarrini

Cabinati a Motore Immatricolati

Lung m CE Cantiere / Modello Carena Larg m Disl. kg Posti letto Materiale Motori hp euro IVA escl
11,20 B Parker Monaco 1100 Fly V 3,62 7.200 6 VTR FB max 2×400 219,750 *
11,56 B Beneteau GT 36 V 3,48 7.304 4 VTR 2 x 300
11,93 B Jeanneau Cap Camarat 12,50 V 3,57 5.860 5 VTR FB 3×450 Yamaha 147.350 *
11,94 B Sessa Key Largo 40 V 3,5 7.500 4 VTR FB max 3×450 Mercury 255.000 *
12,64 De Antonio 42 Open V 3,99 8.000 2+2 VTR FB 3xMercury Verado L6 350 449.440
12,70 B Fjord 41 XL V 3,99 11.000 2 + 2 VTR EFBD 2×300 Volvo 390.000
13,5 A Sundeck 430 S V 4,3 13.000 4 VTR EBD 2×570 FTP 620.000
13,84 Fiart 43 Seawalker V 3,99 11.000 4 VTR EBD 2×480 Vol IPS650 505.000
14,27 Invictus TT 460 V 4,43 15.000 2+2 VTR EBD 2xVolvo Penta IPS 650 687.000
14,35 B Solaris Power 48 Fly V 4,87 14.000 4+1 VTR EBD 2x 480 Volvo Penta IPS 650 890.000
14,53 B Yanmar X47 V 4,25 14.700 4 VTR EBD 3 x 370 Yanmar 8LV 1.500.000
14,80 B SeanInfinity T5 V 4,3 12.500 4 VTR ES Top System – 2×650 CAT 8.7 da 699.000
15,00 B Steeler Bronson 50 V 4,46 18.000 6 All. EBD 2 Volvo Penta IPS 800 1.300.000
15,93 B Cayman S520 V 4,4 18.500 6+1 VTR EBD 2Volvo IPS 650 678.500
16,00 A Rizzardi InFive V 4,45 27.000 5+1 VTR ES Top System 2×800 MAN 990.000
17,28 B Princess V 55 V 4,65 27.500 6+1 VTR EBD 2×1000 Volvo Penta D13 n.c.
17,38 A Filippetti 55 V 4,64 24.000 6+1 VTR EBD 2xVolvo Penta IPS 1200 1.340.000
17,71 EVO R6 Open V   21.000 6 VTR EBD 2xVolvo Penta IPS 900 1.620.000
18,28 B Fiart Cetera 60 V 5,48 26.000 6+ 2 VTR EBD 2xVolvo Penta IPS 800 1.220.000
19,02 Bluegame BGX60 V 5,3 35.000 4-6+1 VTR EBD 2xVolvo Penta IPS 1200 (900) 2.350.000
19,20 B Franchini Mia 63 V 5,24 27.000 6 VTR EBD 2×725 Volvo Penta IPS 950 2.150.000
21,10 B Sunseeker Manhattan 68 V 5,26 37.400 8+2 VTR EBD 2xMAN V8 1000 1.750.000
21,83 B Prestige X 70 V 5,34 33.400 8+2 VTR EBD 2xVolvo Penta IPS 1200 2.250.000
23,96 A Amer F100 V 7 85.000 10 VTR EBD 4xVolvo Penta IPS 1200 1.340.000
25,22 Azimut Magellano 25 V 6,35 75.300 8+3 VTR EBD 2xMAN V12 1400 4.680.000
25,40 A AB Y – AB 80 V 6,5 73.000 8+2 VTR EBD 3xMAN V12 2000 n.c.
26,10 A Terranova T85 V 7,14 85.000 4+ 1 VTR EBD 2xCaterpillar 9.3 380 n.c.

* prezzo solo lo scafo

 

 


AB 80

 

AB 80

Quando eleganza, lusso e comodità non bastano e l’armatore chiede qualcosa di più, ad esempio la velocità, scende in campo l’AB Yachts: magari con il suo nuovo AB 80 che, spinto da tre Diesel MAN a 12 cilindri da 2000 HP con trasmissione idrogetto MJP, raggiunge i 60 nodi con un’accelerazione impressionante. Velocità elevata ma perfettamente controllabile in totale sicurezza e, grazie all’attenta progettazione della carena, tranquilla anche in mani non troppo esperte. Se la velocità affascina, è bene che dietro ci siano anche le soluzioni di lusso e comodità proprie di un grande yacht, cose che di certo non mancano all’AB 80. Di incontestabile bellezza il design, con un andamento di linee morbide e aggressive allo stesso tempo, in cui si inserisce al meglio il gioco delle finestrature laterali dello scafo. Se gli esterni si fanno però notare per la loro sportiva eleganza, gli interni, completamente personalizzabili come da tradizione del Gruppo Fipa, colpiscono per luminosità e spaziosità. Premessa la consueta disponibilità alle personalizzazioni richieste dall’armatore, sul ponte principale della barca esposta a Genova il salone è letteralmente avvolto nella luce naturale e, grazie all’apertura totale della principale porta d’ingresso, si unisce al pozzetto di poppa quasi a formare un ambiente unico. Ma in realtà è tutta l’imbarcazione che è un continuo aprirsi dagli spazi interni a quelli esterni, con una grande versatilità offerta alla vita di bordo, adattandosi perfettamente ad essere utilizzata sia per una lunga crociera sia come chase-boat. Quattro le cabine doppie più l’alloggio equipaggio.


Azimut Magellano 25 Metri

 

Magellano 25 Metri

L’Azimut Magellano 25 Metri nasconde nella sobrietà del suo design, dovuto alla matita di Ken Freivoch, contenuti tecnologici di primo livello. Uno su tutti è il sistema MMVS (Marine Mechanical Ventilation System) che, basato su una tecnologia messa a punto dalla NASA, consente di ora in ora il totale ricambio dell’aria in tutti i volumi interni dei due ponti principali. Altro dettaglio non trascurabile è l’ampio uso della fibra di carbonio, che ha consentito di mantenere basso il baricentro a tutto vantaggio della stabilità. Ma sono gli interni ad essere polo di attrazione, con un susseguirsi di ambienti che si sviluppano secondo una logica open space, scorrendo dal pozzetto alla cucina di prua con un gradevole senso di fluidità e libertà di movimento. Un progetto che porta la firma di Vincenzo de Cotiis, la cui ricerca di materiali sofisticati è ben evidente anche negli arredi. Quattro le cabine doppie e quattro i posti letto per l’equipaggio, mentre la motorizzazione base (2 MAN V12 da 1400 HP) assicura una velocità massima di 25 nodi, con consumi particolarmente contenuti a 17-18 nodi.

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GT 36 di Beneteau

Beneteau GT 36È un invito aperto a godersi il mare il nuovo GT 36 di Beneteau, i cui gradevoli accoppiamenti cromatici ben si adattano a un allestimento indovinato. Il design decisamente sportivo è sottolineato dal parabrezza avviato e dalle particolari finestrature laterali, ma è l’allestimento di coperta che si sviluppa in modo innovativo e interessante. Il grande prendisole poppiero affaccia direttamente sulla plancetta poppiera ed è affiancato da un vano cucina (griglia, lavello e frigo) utilizzabile quindi totalmente all’aria aperta. Completamente open, grazie alle finestrature e al tettuccio apribile, il living di coperta, allestito con dinette e vari divani di servizio, mentre un passavanti esterno porta alla zona di prua con il suo accogliente piano prendisole incassato. Sottocoperta trovano posto due cabine, una toilette ben accessoriata e l’angolo cucina vero e proprio, al servizio della dinette. Dotato di Zipwake, lo scafo può essere motorizzato sia entrofuoribordo (2×300 HP) sia fuoribordo (max 2×350 HP).


BGX 60

 

Bluegame BGX 60

Dalle costole del noto Bluegame BGX 70 nasce il più piccolo BGX 60, e la somiglianza si vede. Del resto la linea genitoriale che parte da Luca Santella, ideatore della gamma, e poi passa per lo Studio Zuccon International Project per il design e per la matita di Lou Codega per le linee d’acqua, è la stessa. Difficile chiedere di più a un progetto che resta in ogni caso originale e ricco di personalità, riuscendo a combinare con le sue innovative soluzioni un perfetto mix fra spazi interni ed esterni. All’apparenza sono questi ultimi a sembrare privilegiati, così articolati fra il grande pozzetto, meglio definibile come spiaggia navigante, e il ponte di prua servito da un vero e proprio lounge con tanto di prendisole/dinette eventualmente protetti da un telo antisole. Se poi ci si vuol sdraiare ancor di più sotto il cielo, basta salire sul roof che è un vero e proprio sundeck. All’interno, oltre all’ariosità del living e dell’innovativo ponte di comando rialzato, si può avere una zona notte a due o, con una leggera restrizione di spazio, a tre cabine, cui aggiungere il locale marinaio di prua. Doppia anche la scelta della motorizzazione: 2×800 o 2×900 HP, comunque IPS, per una velocità massima di 30 nodi.


Cayman S520

 

Cayman S 52

Quando il classico assorbe i migliori stilemi del moderno senza cedere alle architetture di maggior tendenza, può nascere una barca che come il nuovo Cayman S520 riassume il meglio di entrambi. Il design elaborato dalla Ferragni Progetti propone infatti una barca dalle linee pulite e ben coordinate, dove ritroviamo con piacere un pronunciato slancio di prua e interni curati per offrire il massimo godimento della navigazione. Il tutto dando la giusta luminosità agli ambienti e dando agli arredi un tono di sobria eleganza. La cabina armatoriale a tutto baglio, posta a centro barca e con il mare costantemente a vista, è un invito a godersi il letto, né è da meno l’elegante VIP di prua; un po’ meno spaziosa la cabina ospiti a due letti affiancati, mentre l’alloggio singolo per l’equipaggio posto all’estrema poppa con entrata dalla plancetta assicura la massima privacy. L’architettura del salone è classica e il tettuccio apribile offre un’ulteriore dose di luce e di aria. La cucina, in diretta comunicazione con il pozzetto, è decisamente completa. A parte le eventuali personalizzazioni, la motorizzazione standard si basa su due IPS 600 da 440 HP che assicurano punte di 32 nodi con consumi molto contenuti a velocità di crociera.


Fiart Cetera 60

 

Cetera 60

Nella sua costante evoluzione, il Gruppo Fiart Mare, a cui fa riferimento il brand Cetera, è salito di gamma arrivando a realizzare uno yacht che nei suoi 60 piedi concentra soluzioni abitative decisamente interessanti. Francesco Guida, che firma il progetto, ha realizzato un riposizionamento verticale degli spazi portando tutte le aree vivibili su un unico piano anziché su più livelli, il che, oltre a offrire una migliore vivibilità ai passeggeri, consente al cantiere una razionalizzazione del processo produttivo che riduce i tempi di lavorazione e di conseguenza i costi. Diversi i lay-out proposti, dove in ogni caso il salone, la suite armatoriale e le due cabine ospiti, collegati da un corridoio centrale, restano sul ponte principale, lontano dai motori e con un affaccio diretto sul mare, mentre sulla quota inferiore sono disposti tutti i servizi, con un meraviglioso alloggio per l’equipaggio posto a estrema prua. Bellissima la lounge panoramica accessibile dal salone, mentre sul piano superiore, che può essere chiuso o aperto grazie al tetto apribile, si trovano dinette e plancia di comando. Naturalmente sul Cetera 60 non mancano gli spazi in cui godersi il sole e la brezza della navigazione, con due ampie zone di convivialità sia a poppa sia a prua. Motorizzato con due Volvo Penta IPS 800 da 600 HP, raggiunge i 28 nodi di punta.


De Antonio 42 Open

 

De Antonio 42Riprende uno stile spigoloso molto di tendenza, il D 42 del cantiere spagnolo De Antonio, ma lo declina con tutta l’originalità del caso, tanto da essersi guadagnato il titolo di “European Power Boat of the Year 2020”. Unica è infatti la caratteristica identificativa del nascondere la motorizzazione fuoribordo (tre Mercury Verado da 350 HP) sotto una plancia sollevabile elettricamente, rendendola praticamente invisibile. E pensare che non siamo all’estrema poppa della barca: a seguire c’è infatti un’ampia plancetta totalmente godibile. Interessante anche la modularità delle sedute del pozzetto, pronte a trasformarsi in dinette o in piano prendisole, così come assolutamente originale è la soluzione per alloggiare il tender, che viene riposto in verticale sotto la testiera del prendisole di poppa con tanto di gruetta per vararlo e alarlo. Particolare anche la plancia di comando, servita da quattro sedili monoposto alle cui spalle è posizionato il blocco cucina. L’originalità non viene meno sottocoperta, dove all’armatoriale di prua e alla comoda toilette, si affianca uno spazio polivalente che si sviluppa a centro barca: manca l’altezza d’uomo, ma può essere uno spazio di convivialità per 6-7 persone o anche una cabina con due posti letto.

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Evo R6 Open

 

Evo R6 Open

EVO è stato fra i primi interpreti della barca espandibile, quella che all’ormeggio sembra un normale walkaround e alla fonda trasforma il pozzetto in quello di un megayacht, perché, premendo un pulsante, le murate spinte da un sistema elettroidraulico rototraslante “XTension” si allargano verso l’esterno incrementando la superficie calpestabile di ben il 40%. Ma le capacità robotiche del nuovo R6 non si fermano qui. A poppa si trova infatti un “trasformer”, ovvero un meccanismo multiuso, sempre a movimento elettroidraulico, che può fungere come scaletta da bagno, passerella, piattaforma per facilitare la messa a mare di un tender (normalmente ospitato nel garage sotto il prendisole di poppa), o come trampolino per tuffi. Come l’intera famiglia EVO, anche il nuovo modello porta la firma di Valerio Rivellini, presentandosi con un design molto personale che fa della spigolosità il suo segno moderno e distintivo, dove si è rinunciato agli slanci di prua e di poppa in favore di una grande abitabilità. La versione Open sostituisce il T-Top con un roll-bar in acciaio che funge da supporto per le antenne e da montante per un tendalino a scomparsa per proteggere dal sole. Sottocoperta, in un ambiente luminoso dalle rifiniture più che curate trovano posto una cabina armatoriale, due doppie per gli ospiti e due toilette. La motorizzazione affidata a due Volvo Penta IPS da 725 HP (disponibili anche i 2×600 HP) consente una velocità di punta di 35 nodi.

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Fiart 43 Seawalker

 

Fiart Seawalker

Non è necessariamente una barca da crociera, ma è sicuramente qualcosa più di un weekender. Pur prediligendo gli spazi aperti e quindi caratterizzandosi come barca tipicamente mediterranea, tutto sole e mare, il nuovo Fiart 43 Seawalker dispone tuttavia di due vere cabine, una delle quali con letto matrimoniale, e di toilette con vano doccia separato. Sportivo quanto basta nel design, quindi elegante e sobrio, il nuovo modello si presta alle personalizzazioni e, nella versione vista al salone, presenta un pozzetto con un grande prendisole centrale e doppio accesso alla plancetta Hi-Low con movimentazione elettroidraulica. Adottando la formula del walkaround la plancia di guida, servita da tre comodi sedili alle cui spalle è posizionato l’angolo cucina, è collegata al grande piano prendisole di prua da due comodi passavanti. La carena è a geometria variabile e per le motorizzazioni si può scegliere fra piedi poppieri e IPS 600.


Filippetti Sport 55

 

Filippetti 55Quando la parola sport non è usata a caso, si può avere uno yacht che viaggia a quasi 50 nodi pur mantenendo un look sobrio ed elegante, con volumi abitativi confortevoli per la crociera. È il caso del Filippetti Sport 55, uno scafo stabile anche alle massime velocità grazie al baricentro mantenuto basso mediante anche l’esteso utilizzo di fibra di carbonio nelle sovrastrutture. Una grande porta di cristallo a scomparsa totale divide il quadrato dal pozzetto vero e proprio e, aprendosi, crea un ambiente flush deck dalla plancia di guida al prendisole poppiero: tettuccio e finestrini laterali apribili rendono il quadrato un’area di soggiorno piacevole anche nelle calure estive.
Sottocoperta, lo Sport 55 presenta un angolo cucina molto ben attrezzato, da cui si accede alle tre cabine, di cui quella armatoriale si sviluppa per baglio, lasciando a prua la cabina VIP e sul lato di dritta la terza cabina con letti a castello. La motorizzazione di base è costituita da due Volvo IPS 1200 da 900HP, con i quali entra in planata già a 14 nodi. Volendo, tuttavia, si può sia scendere sia salire di potenza, arrivando a una coppia di MAN da 1300 HP con eliche di superficie Arneson.


Fjord 41 XL

 

Fjord 41 XL

Lo stile Fjord è quello di sempre, ma le differenze che segnano una svolta nell’evoluzione del cantiere non possono sfuggire a un occhio attento. Le più evidenti vedono nel nuovo 41 XL una nuova configurazione modulare della coperta, dove si nota l’imponenza del T-Top e il posizionamento dei supporti integrati nelle paratie per una maggior libertà di movimento in pozzetto. Più grandi anche le finestrature dello scafo, per offrire maggior luminosità agli interni, che di base offrono quattro posti letto e una toilette con vano doccia separato in un ambiente di grande ariosità. Resta invariata la grande libertà di movimento in coperta, a prescindere dalla scelta del lay-out (mai prima d’ora il cantiere tedesco aveva offerto una così grande possibilità di personalizzazione), comunque caratterizzato dal collegamento diretto fra pozzetto e plancetta poppiera. Varie anche le possibilità di motorizzazione per una potenza massima di 880HP e una velocità di punta di 39 nodi.


Franchini Mia 63

 

Franchini MIA 63Un cantiere che affonda le sue radici nella tradizione e una linea di imbarcazioni proiettata verso il futuro, in cui l’elevata tecnologia e la qualità dei materiali nascono nel pieno rispetto dell’ambiente. Questa la genesi del Franchini Mia 63, ultima creatura di Massimo Franchini, che ne ha realizzato quattro versioni sulla base della stessa carena: Open, T-Top, Hard-Top, SportFly. Le linee d’acqua, disegnate dallo Studio Naos, così come l’opera morta, caratterizzano fortemente il design attuale e moderno dell’imbarcazione, che nella fluidità delle linee ammorbidisce le sue pur notevoli dimensioni. Molta attenzione è stata posta nell’articolazione degli spazi esterni, dove l’abbondanza di piani prendisole e di zone di convivialità si estende e si suddivide per l’intera lunghezza della barca senza nulla togliere agli interni che, firmati dall’architetto Marco Veglia, sono stati elaborati in diversi lay-out fino ad un massimo di tre cabine doppie con tre toilette, locale equipaggio e cucina in coperta. Non mancherà nel prossimo futuro una versione fly, che amplierà notevolmente gli spazi esterni. La cura e l’eleganza delle rifiniture sono un must del cantiere, che ha voluto motorizzare la barca con varie possibilità di Volvo Penta IPS, da un minimo di 2×725 HP a un massimo di 2×1000 HP. In quest’ultimo caso, la barca raggiunge i 33 nodi.

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Amer F 100

 

Amer - MY Drifter - Amer F 100Difficile descrivere in poche righe 30 metri di barca, ma è facile evidenziarne i punti salienti. Di certo la bellezza dell’Amer F 100, marcata dall’elegante slancio di prua e dall’imponente uso delle finestrature che seguono quasi l’intero profilo dello scafo, è frutto della perfetta collaborazione tra lo studio francese Wilmotte, l’architetto Tini e lo studio tecnico del Gruppo Permare. Tutto il resto si orienta in base alle esigenze dell’armatore. E su questo nuovo modello i volumi non mancano. Va anche notata l’attenzione che è stata dedicata a un problema quasi inevitabile nelle barche a motore: il rumore. Un’impegnativa ricerca, riguardante anche l’accoppiamento di nuovi materiali fonoassorbenti, ha portato alla realizzazione di una cabina semi-anecoica che consente di isolarsi dai rumori esterni. E se una grande cura è stata come sempre posta anche ai materiali d’arredo, vanno sottolineate le soluzioni dedicate alla salvaguardia dell’ambiente. Per esempio, il “Filava” con cui è stata realizzata la timoneria è un composito derivato dal basalto totalmente riciclabile che, in un prossimo futuro, potrebbe diventare un’alternativa ecocompatibile alla vetroresina. In sala macchine, quattro Volvo Penta IPS 1200, per un totale di 3600 HP, consentono una velocità di crociera di 25 nodi con consumi molto contenuti.


Invictus Yachts TT 460

 

Invictus TT 460Forte della sua immagine ormai accreditata nella fascia di una nautica media ma ricercata nella qualità e nelle prestazioni, Invictus Yachts ha fatto un deciso salto di categoria presentando a Genova la sua nuova ammiraglia: il TT 460. La barca presenta un’impronta stilistica che ne denota immediatamente la discendenza – leggi la matita di Christian Grande – ma non manca quella modularità degli elementi in linea con le più attuali tendenze, a partire ad esempio dalla possibilità di abbattere parte delle murate per ampliare notevolmente la superficie del pozzetto. Bella la leggerezza non solo estetica dell’hard-top in carbonio, dovuta al singolo montante centrale, e ampie le possibilità di personalizzazione per quanto riguarda sia l’articolazione degli interni, che può essere open space o con cabine separate per un massimo di 4 posti letto, sia per gli arredi, per i quali sono a disposizione gli esperti dell’Invictus Atelier. Il pozzetto, caratterizzato dall’ampio prendisole centrale, offre la massima vivibilità, mentre i comodi passavanti portano in piena sicurezza al grande prendisole di prua. L’Invictus TT460 è motorizzato con due Volvo Penta D6 che, abbinati alla trasmissione IPS, offrono ottime performance di velocità e manovrabilità.


Jeanneau Cap Camarat 12.5 WA

Cap Camarat 12,5

Nuova ammiraglia della famiglia Cap Camarat, il 12.5 WA di Jeanneau interpreta al meglio la filosofia del day cruiser sportivo in grado di offrire un ottimo comfort di bordo, ma anche prestazioni esaltanti: in questo caso assicurate da una triplice motorizzazione fuoribordo che può arrivare a un massimo di 900 HP (ma se preferite si può avere una 2×450 HP). La barca ha un design classico e molto piacevole, con l’hard-top centrale a dividere il pozzetto plurifunzionale dal comodo prendisole prodiero a tre posti. Anche su questo modello è stata ricavata una terrazza abbattibile sulla murata di sinistra, che amplia la superficie del pozzetto. Interessante notare come la plancia di guida, servita da una triplice seduta, si sia ormai adattata alle esigenze di spazio delle moderne strumentazioni elettroniche. Sottocoperta, in uno spazio molto luminoso, la cabina armatoriale a tutto baglio si trova nella parte poppiera e, oltre al matrimoniale, può ospitare una terza cuccetta singola. A prua resta la dinette trasformabile e, a centro barca sulla sinistra, un angolo cucina molto ben attrezzato.


Parker 1100 Flybridge

 

Parker Monaco 1100

L’aggiunta di un flying bridge ha incrementato l’abitabilità open del Monaco 1100, che già aveva applicato soluzioni interessanti sul piano di coperta, nascondendo i motori sotto un piano prendisole, scorrevole in caso di tilt-up dei fuoribordo. Il Parker 1100 Flybridge presenta quindi design piacevole, con dritto di prua verticale, un pozzetto ben organizzato e un living raccolto ma funzionale che ospita un blocco cucina fronte dinette. Sottocoperta la zona notte si divide in due cabine con quattro posti letto in un ambiente di gradevole luminosità grazie al gioco delle finestrature. La motorizzazione, insolita per un cabinato di quasi 12 metri, prevede due fuoribordo per una potenza massima di 2x350HP.


Prestige X70

 

Prestige X 70

Il nuovo Prestige X70 segna l’inizio di una nuova linea che il cantiere francese dedicherà al piacere del navigare long range, nel lusso e nella comodità. Massimo lo sfruttamento degli spazi, sia negli interni sia in coperta, con grande attenzione al collegamento fra i vari ambienti, dando alla fine l’impressione di trovarsi su uno yacht di ben maggiori dimensioni. Varie le possibilità di lay-out, fino ad un massimo di 4 cabine doppie – in ogni caso di insolita comodità e luminosità – e duplice la possibilità di motorizzazione, 2×900 HP o 2x1000HP, in ogni caso Volvo IPS. Anche sulle strutture esterne resta comunque una possibilità di scelta fra varie soluzioni, che ovviamente non possono incidere sulla struttura di base, che vede un’articolazione su più ponti, con un flying bridge di grande superficie protetto da un hard top, un pozzetto ben attrezzato e una zona poppiera che sfoggia una vera e propria beach area, quasi un ambiente a parte da godere pienamente con la barca alla fonda. I volumi sono imponenti ma, come detto, il modello è dedicato più al piacere del navigare che a quello della velocità, anche se i suoi 26 nodi di punta sono più che rispettabili.


Princess V55

 

Princess V55

Un’eleganza pulita ed essenziale caratterizza il design sportivo del nuovo Princess V55. Parliamo infatti di un coupé in cui si è certo guardato alla qualità della costruzione e delle rifiniture, come nella tradizione del cantiere, ma tenendo in considerazione le prestazioni in termini sia di velocità sia di tenuta di mare. Il nuovo Princess nasce infatti su una carena a geometria variabile, con una costruzione a infusione che assicura rigidità e robustezza e con un baricentro basso che favorisce la stabilità. Il risultato è una barca in grado di raggiungere i 37 nodi ma, soprattutto, di mantenere ottime medie anche con mare formato. Non passa in secondo piano la qualità complessiva degli interni, che sono caratterizzati da un’ottima vivibilità ottenuta attraverso un lay-out ben articolato e un’attenta scelta di materiali pregiati rifiniti a regola d’arte. Tre cabine per sei posti letto, all’insegna dello spazio e della luminosità, si affiancano a un living perfettamente collegato al pozzetto. Il tutto con il supporto di una quantità di accessori pensati per una crociera più che confortevole.


Rizzardi INfive

 

Rizzardi InFive

Come viaggiare a 45 nodi in scioltezza, e con tutta la comodità e l’eleganza di un grande yacht. Si potrebbe riassumere così l’identikit del nuovo Rizzardi INfive, derivazione diretta dal successo dell’Insix di cui ripropone le caratteristiche più salienti, a partire dall’eleganza del design, a seguire con la cura dei dettagli e con l’articolazione degli interni che sono tuttavia personalizzabili. Anzi di più: ben 120 le opzioni disponibili, con una zona notte che può avere fino a 3 cabine più cucina (interessante la cabina armatoriale a centro barca con il letto posizionato a 45°) e, all’estrema poppa, l’alloggio del marinaio. Quest’ultimo non è strettamente necessario dato lo stile e la maneggevolezza della barca e, pertanto, al posto della cabina predisposta si può avere un garage per il tender. La coperta è ben organizzata, con ampi spazi prendisole sia a poppa sia a prua, mentre la parte protetta di questo coupè ospita il divano/dinette e un vano cucina. Molta la tecnologia a bordo. La barca dispone infatti di eliche di superficie Top System e dell’Easy-Set, un sistema automatico di correttori d’assetto che facilita l’entrata in planata e governa al meglio la barca anche a velocità sostenuta consentendo un buon contenimento dei consumi.


Seanfinity T-5

Seanfinity T5

Ricordare che il nuovo T-5 del cantiere laziale Seanfinity appartiene alla gamma dei tender può trarre in inganno, perché un missile di quasi 15 metri che sfiora i 60 nodi può senz’altro essere al servizio di un gigayacht, ma può anche essere un divertente “giocattolo” per le vacanze. La barca si presenta come un center-console dal design aggressivo, caratterizzato dal bellissimo parabrezza integrato con l’hard-top, che denota chiaramente il suo carattere. In coperta grande libertà di movimento, con un mega prendisole a poppa e un altro a prua raggiungibile con un comodo passavanti. Senza contare la possibilità di abbattere le murate laterali portando la larghezza del pozzetto a ben 5,30 metri. Al servizio della plancia, tre sedili avvolgenti in grado di contenere gli impatti di navigazione inevitabili alle alte velocità. Due le versioni disponibili, una più in stile tender, l’altra più crocieristica avendo 4 posti letto e una grande toilette; due anche le possibilità di motorizzazione al servizio di una carena con ben 23 gradi di deadrise. Con i due CAT da 650 HP ed eliche di superficie Top System Drive la barca raggiunge i 45 nodi; con la motorizzazione alternativa di 4 fuoribordo da 450 HP l’uno si superano i 57 nodi.


Sessa Key Largo 40

 

Sessa Key Largo 40
Poiché la velocità piace ed entusiasma, la Sessa Marine ha voluto dare il massimo al nuovo Key Largo 40, nascondendo dietro un look sportivo ma non esasperato una potenza decisamente importante. La barca, dotata di una nuova carena molto performante, può infatti essere motorizzata fino al massimo di tre fuoribordo da 425 HP, con cui è in grado di superare i 55 nodi di punta. Elegante, funzionale, e come detto non eccessivamente tirato il design della barca, così come il lay-out della coperta, che vede a centro pozzetto un “salottino” modulare e trasformabile in prendisole, che risulta particolarmente gradevole abbattendo le impavesate laterali. Molto avviata la plancia di guida, con sedili ergonomici adatti a sostenere le alte velocità, e la possibilità di montare un T-Top in fibra di carbonio. Totalmente sundeck la parte prodiera, mentre sottocoperta in un ambiente particolarmente luminoso e con la classica suddivisione dei posti letto in due ambienti separati, possono trovare posto 4 persone. Decisamente di alto livello le rifiniture e il materiale d’arredo, per una barca che come ormai vuole tendenza può essere fortemente personalizzata con una molteplicità di opzioni.


Solaris Power 48 Fly

 

solaris power 48 Fly

 

Solaris Power 48 Fly ovvero lo spazio al servizio del piacere di navigare su una barca nella quale la parola “prestazioni” significa sì velocità (33 nodi), ma anche tenuta di mare e consumi contenuti. Questa versione nasce sulla carena del modello open e porta quindi la stessa prestigiosa firma di Brunello Acampora, mentre il layout esterno risulta nettamente modificato per l’inserimento del flying bridge che, se sacrifica leggermente il pozzetto, offre in compenso un nuovo spazio solarium molto piacevole. Resta identica la grande libertà di movimento in quella piena sicurezza che è dovuta principalmente alle murate alte e protettive e ai generosi passavanti. Sottocoperta sono state realizzate due comode cabine con doppia toilette, mentre uno spazio accessorio può essere adibito a magazzino o allestito per un alloggio marinaio. La barca monta due Volvo IPS 650 da 480 HP che, a velocità di crociera (23 nodi), consumano appena 23 litri/ora.

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Steeler Yachts Bronson 50

 

Bronson 50

La prima cosa da evidenziare dello Steeler Yachts Bronson 50 è che si tratta di una delle due sole unità presenti al salone realizzata con un materiale diverso dalla vetroresina (l’altra in legno). È infatti uno splendido fast commuter in lega leggera di alluminio, materiale che la nostra cantieristica riserva prevalentemente ai grandi yacht, ma i cui vantaggi sono notevoli. In omaggio alla tendenza imperante, la barca – interamente made in Holland – si presenta con un design sportivo ma sobrio e con il dritto di prua leggermente rovescio. Ma a colpire sono soprattutto l’articolazione degli spazi e l’adozione di soluzioni alquanto originali, come ad esempio il divanetto affacciato direttamente sulla plancetta di poppa (ovviamente del tipo Hi-Low), o lo schienale del grande piano prendisole che, essendo scorrevole, può essere orientato a piacere, o ancora i pannelli elettrici di cristallo che possono chiudere totalmente il sottocoperta in caso di maltempo. Negli interni la cura delle rifiniture è decisamente notevole e alle due cabine doppie si possono eventualmente aggiungere due posti trasformando il divano. Trentasette nodi la velocità di punta, per un’autonomia a velocità di crociera di 440 miglia. La necessaria premessa da considerare, valutando il prezzo base, è la grande ricchezza di accessori di serie che lasciano ben poco spazio agli eventuali optional.


Sundeck 430 S

 

Sundeck 43

Presentato in anteprima assoluta al salone, il Sundeck 430 S, cucciolo della gamma, nasce per ampliare a una nuova clientela le caratteristiche tipiche della gamma. Il design è quello classico del cantiere italiano, un sapiente mix di diverse tipologie di barca per offrire al meglio comodità, funzionalità e prestazioni. Ne deriva anche una certa polivalenza d’uso, in quanto alla sua naturale tendenza crocieristica il nuovo modello abbina la possibilità di trasformarsi in barca da pesca sfruttando le dimensioni e la struttura del pozzetto.
La progettazione degli interni ha previsto un uso four season, dato che living e plancia di guida sono totalmente protetti dall’hard top, mentre a poppa e a prua non mancano spazi prendisole. Sottocoperta, due cabine doppie e due toilette rendono possibili crociere di un certo impegno. Una progettazione ad hoc, una raffinata costruzione in infusione e molta tecnologia hanno consentito al Sundeck di rientrare nella categoria CE/A, che ne certifica la capacità di affrontare anche impegnative navigazioni d’altura. La motorizzazione prevista si compone di due FPT da 570 HP in linea d’asse.


Sunseeker Manhattan 68

 

Manhattan 68

Seguendone puntualmente gli stilemi, il nuovo Sunseeker 68 si inserisce con autorità nella linea Manhattan, esaltando i livelli di comfort e di lusso che da sempre contraddistinguono il cantiere inglese. Tutto qui è disegnato per offrire comodità e funzionalità alla luce del giorno, nel senso che le ampie vetrature assicurano un’eccezionale luminosità in tutti gli ambienti. La cura dei dettagli è quasi maniacale, tanto nell’accessoristica quanto negli arredi. Valgano come esempi la raffinata centralina Videoworks, che consente di scegliere fra quattro diverse modalità di illuminazione, e il gradevole mix di varie essenze di legno sapientemente scelte per armonizzare i vari ambienti. Strutturalmente parlando, si tratta di un flybridge dalla linea molto personale, con una piacevole area conviviale a estrema prua, un pozzetto ben protetto e un’ampia plancetta poppiera che fa molto beach club. Il living, ben articolato, lascia grande spazio di movimento, avendo sulla dritta una cucina a “C” e a sinistra la dinette. Sottocoperta domina l’armatoriale a tutto baglio che gode di totale privacy, mentre l’accesso alla cabina VIP di prua e alle altre due cabine doppie avviene da un diverso ingresso. Due i posti letto per l’equipaggio, collocati a estrema poppa.


Terranova Italian Yachts T85

 

Terranova T85

Cantiere giovane ma in grado di fondere precedenti esperienze con idee ben chiare, Terranova Italian Yachts ha presentato a Genova il suo T85, imbarcazione destinata a offrire al suo armatore comodità, spazio ed eleganza. Una navetta che, misurata fuori tutto, tocca i 26 metri ma che, con una lunghezza di scafo omologata a 23,96 metri, rientra di poco nella categoria “imbarcazioni. Sontuosi gli interni, che possono ospitare 8 persone in 4 cabine (+ 2 cabine per un totale di 4 letti per l’equipaggio), ma quello che più sorprende è la quantità degli spazi disponibili e la loro articolazione sui tre ponti, ottenendo un eccezionale livello di privacy. Particolare il grande ponte prodiero in cui è possibile alloggiare due tender. Con la motorizzazione più bassa, si viaggia al massimo a 12,5 nodi e, misurando la potenza, grazie ai 14.000 litri del serbatoio carburante si può contare su un’autonomia oceanica. Con la motorizzazione più potente (2 x 730Hp MAN) la velocità massima sale a 15 nodi, con una velocità di crociera intorno ai 12.


Yanmar X47

 

anmar 47

In Italia è sicuramente conosciuta più per i suoi motori che per le sue barche, ma nel presentare la nuova ammiraglia della sua linea di cruiser, la Yanmar ha giocato una carta di non poco conto: il nuovo X47 sarà infatti l’Official VIP Cruiser della 36a edizione dell’America’s Cup. La barca, realizzata in collaborazione con Azimut Yachts, si presenta con un design piacevolmente sportivo che, merito del celebre Ken Okuyama, risulta accentuato da una maschera rossa che scorre sul roll-bar e sulle fiancate. A colpire, una volta a bordo, è però il livello tecnologico. Un grande pannello touchscreen centralizza tutti i dati e le funzioni domotiche della barca, mentre un sofisticato joystick semplifica al massimo le manovre di ormeggio. La zona notte prevede due cabine doppie ma, in caso di necessità, i posti letto possono diventare sette; nell’ampio e luminoso living, con il divano convertibile in ulteriori due posti letto, trova posto anche l’angolo cucina. Inutile dire che la motorizzazione è Yanmar, ma per fare le cose in grande i motori sono tre: per la precisione tre Yanmar 8LV entrofuoribordo, in grado di spingere la barca fino alla sua velocità massima di 40 nodi.